Per i filosofi greci naturalisti o presocratici tutto è uno, spirito e materia coincidono e nell’universo vige l’armonia oltre l’apparente dualismo, lotta ed opposizione.

Ma soprattutto esistono 4 fondamenti o archè che governano la vita su madre terra, anche se alcuni filosofi danno priorità ad un solo elemento: l’acqua per Talete, l’aria per Anassimene, il fuoco per Eraclito, la terra insieme agli altri elementi, per Empedocle.

Ma cosa sono gli elementi? Sono sia dei principi materiali, presenti su madre terra, che dei simboli o principi spirituali che portano l’informazione energetica dello spirito sulla terra.

Ogni simbolo è portatore di un messaggio così come la parte fisica dell’elemento è portatrice di vita.

Per Talete l’elemento acqua, per esempio, permette la vita sulla terra ma al tempo stesso simboleggia il fluire in tute le sue forme (psichico e pratico).

Per Anassimene l’aria permette il respiro e dunque la forza vitale, il prana, ma al tempo stesso simboleggia lo scambio tra il dare (l’aria che esce da noi) e il ricevere (l’aria che entra ispirando) e dunque la capacità di relazione.

Per Eraclito il fuoco rappresenta ciò che brucia, distrugge, mescola ma, dal punto di vista simbolico, rappresenta il fluire degli opposti uno nell’altro, l’unità armonica e complementare oltre la polarità e l’apparente guerra.

Per Empedocle La terra rappresenta la natura che ci ospita mentre simbolicamente rappresenta ciò che stabilizza, ancora, nutre e conserva la vita.

Empedocle in particolare spiega che i 4 elementi si aggregano e separano grazie a due forze cosmiche fondamentali: l’amore e l’odio. E mostra come entrambi siano necessari alla vita che è possibile grazie alla giusta distanza tra la fusione totale (che risulta simbiotica e soffocante) ed un distanziamento estremo (che separa definitivamente).

Sappiamo che i 4 elementi sono considerati fondamentali da tutte le culture del pianeta e che la medicina cinese parla di 5 elementi aggiungendo l’elemento legno agli altri.

In Occidente invece Ferecide di Siro, i Pitagorici, Platone ed Aristotele identificano il quinto elemento con l’etere: un elemento divino non appartenente al mondo terreno perché eterno, incorruttibile ed intermediario tra anima e corpo, spirito e materia.

Approfondirò il significato dei singoli elementi prossimamente ma ora vorrei concludere spiegando che vivere i 4 elementi, entrare profondamente in connessione e risonanza con ciascuno di essi e manifestarne l’energia nella propria esistenza permette di fluire con la vita, Essere la Vita, e amplificare il nostro potere creativo. Ogni elemento è portatore di informazioni sacre che aumentano la consapevolezza di noi stessi e dell’essenza di madre terra.

Comprendere e soprattutto vivere, incarnare, manifestare, sentire sul piano fisico, mentale ed emozionale  la forza di ogni elemento, dentro e fuori di noi, ci permette vivere in connessione con il tutto, evolvere sviluppando il nostro immenso potenziale ed abitare questa terra onorandone la sacralità.